Lunga Via delle Dolomiti in bici
🗺️ Scheda tecnica del percorso
Distanza | Dislivello | Fondo | Bici consigliate | Difficoltà | Durata media |
---|---|---|---|---|---|
37 km | -420 m | Asfalto + sterrato compatto | Trekking, Gravel, MTB leggere | Facile – Media | 2 – 3 ore |
✨ Introduzione
La Lunga Via delle Dolomiti in bici, da Cortina a Calalzo, è come viaggiare nella memoria: binari dismessi trasformati in ciclabile, ponti sospesi su vallate, silenzi interrotti solo dal suono della ruota libera. Questo tratto, immerso tra le maestose Dolomiti venete, è perfetto per un’esperienza di cicloturismo accessibile ma emozionante, che unisce paesaggio, storia e sapori locali.
Dai binari all’asfalto: un viaggio con dislivello dolce
Il tracciato parte dalla storica stazione di Cortina. Qui, tra facciate colorate e aria frizzante, ha inizio una discesa quasi ininterrotta verso Calalzo. Il dislivello complessivo è di circa 420 metri, distribuito su pendenze regolari attorno all’1,5%, salvo brevi strappi nei pressi di Vodo di Cadore. Si pedala in una sorta di culla dolomitica, costantemente sorvegliati da cime come l’Antelao, il Pelmo, la Croda da Lago e le Tofane.
Il tratto tra Cianzia e Vodo di Cadore è uno dei più impegnativi dal punto di vista fisico. Qui la pista abbandona brevemente il vecchio tracciato ferroviario e si adagia sul fondo della valle, lungo un’antica strada regia. Il fondo misto asfalto/sterrato e qualche rampa richiedono un minimo di preparazione, ma l’ambiente – tra pareti calcaree e faggete – compensa ogni fatica.
Al chilometro 30, l’arrivo a Valle di Cadore è segnato dalla vecchia stazione trasformata in Bar Bin, dove la birra artigianale locale si gusta accanto a fotografie d’epoca. È qui che si respira forse più intensamente il legame tra rotaia e bicicletta.
La parte finale si sviluppa in leggera discesa fino a Pieve di Cadore. Il passaggio a Tai di Cadore è segnato da una curva sospesa sull’Orrido, preludio alla salita che porta in centro paese. Il profumo di frittelle e l’architettura di Piazza Tiziano accolgono il ciclista con la calma delle giornate lente. Dal belvedere, il lago di Centro Cadore si apre come una sciabola azzurra incastonata nel verde.
Gli ultimi due chilometri, tra diga e magazzini dismessi, portano al piazzale della stazione di Calalzo di Cadore, punto d’arrivo ufficiale. Qui si trova anche un bar con timbro ciclista, ideale per il brindisi finale.
Il fondo alterna tratti asfaltati ben tenuti, soprattutto nel Cadore, a brevi sezioni di sterrato compatto. Questo rende la pista adatta sia a bici da trekking che a gravel leggere, particolarmente indicate in un contesto da bikepacking, un percorso tecnico accessibile, ma con un carattere deciso, che si dipana lungo 37 km e offre tanto a chi sa apprezzare le variazioni del terreno quanto a chi cerca una pedalata rigenerante.
🚴 Descrizione del percorso tappa per tappa
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Cortina d’Ampezzo → San Vito di Cadore
Si parte dalla storica stazione ferroviaria di Cortina. Dopo pochi chilometri, la ciclabile costeggia i boschi ai piedi delle Tofane. Una discesa costante e regolare (pendenza ~1,5%) conduce a San Vito, dove il Lago di Mosigo offre uno dei primi scorci da cartolina. Una sosta alla Gelateria Ai Larici per un gelato al pino mugo è d’obbligo.
San Vito → Borca di Cadore
Il tracciato segue l’antico sedime ferroviario. Si attraversano viadotti e boschi lariceti fino a Borca. Qui, il Forno Zanco invita a una pausa tra pane e dolci locali. La ciclabile si fa più stretta e serpeggia tra case in legno e fontane alpine.
Vodo di Cadore → Valle di Cadore
Una breve deviazione porta su una strada regia. Qui il fondo diventa misto e i tratti in salita si fanno più impegnativi. Ma la bellezza della Val Boite, tra pareti calcaree e faggete, ripaga ogni sforzo. A Valle di Cadore, il Bar Bin nella vecchia stazione è perfetto per un ristoro e un salto nel passato.
Pieve di Cadore → Calalzo di Cadore
Gli ultimi chilometri si snodano tra Tai di Cadore e il belvedere su Lago di Centro Cadore. Dopo aver attraversato l’Orrido, si sale verso Pieve, accolti dal profumo delle frittelle di Caffè al Campanile. Infine, si scende alla stazione di Calalzo, punto d’arrivo ufficiale.
🧭 Lunga Via delle Dolomiti in bici: logistica e consigli pratici
- Noleggio bici disponibile a Cortina (es. Papin Sport)
- Ritorno in treno da Calalzo: regionali attrezzati per bici
- Fontane d’acqua lungo il percorso (San Vito, Borca, Pieve)
- Attenzione: alcune gallerie non illuminate → porta luce frontale
🛤️ Storia: dal treno alla bici
La ciclabile ricalca l’ex ferrovia delle Dolomiti, dismessa nel 1964. I ponti, le stazioni, i caselli: tutto racconta un’epoca di treni lenti e paesaggi incantati. Pedalare qui è anche un modo per custodire la memoria del territorio.
❓ Domande frequenti (FAQ)
Come si rientra a Cortina?
Con treno regionale fino a Belluno e poi autobus. Oppure navetta privata o bici. Oppure si prosegue a feltre, da lì parte un’altra strada
Serve una bici specifica?
Consigliate gravel, trekking o MTB leggera. Sconsigliate bici da corsa con gomme slick.
Il percorso è adatto a famiglie?
Sì, con attenzione nelle gallerie e nei tratti in salita tra Vodo e Valle.
📍 Link utili
- Pista ciclabile Dobbiaco-Cortina-Calalzo su Bicitalia
- Descrizione dettagliata su Magicoveneto.it
- Noleggio e info su Papinsport
🚉 Treni da Calalzo di Cadore a Belluno
Treni regionali diretti collegano quotidianamente Calalzo con Belluno, ideali per il ritorno post-escursione.
Partenza da Calalzo | Arrivo a Belluno | Durata | Note |
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06:28 | 07:22 | 54 min | Primo treno utile |
08:22 | 09:17 | 55 min | Frequenza mattutina |
12:28 | 13:22 | 54 min | Ideale dopo pranzo |
15:42 | 16:39 | 57 min | Pom. inoltrato |
17:42 | 18:39 | 57 min | Ritorno tardo pomeriggio |
19:42 | 20:40 | 58 min | Ultima corsa serale |
Fonte: Trenitalia – Orari aggiornati a giugno 2025. Verifica sempre su trenitalia.com prima della partenza.
Autore: Andrea Belvedere— cicloturista e scrittore outdoor
Ultimo aggiornamento: giugno 2025