Da Carnia ai Laghi di Fusine passando per Tarvisio
Una giornata in bicicletta può contenere molto più di quanto sembri. Può essere una linea disegnata sulla mappa che diventa racconto, ritmo e respiro. Pedalare da Carnia fino ai Laghi di Fusine, passando per Tarvisio, è una di quelle esperienze che condensano natura, storia, sforzo e bellezza in un unico viaggio lineare.
La partenza avviene di buon’ora dalla stazione ferroviaria di Carnia. In pochi minuti ci si immette sulla Ciclovia Alpe Adria, ben segnalata e facilmente accessibile. Si entra subito in un’atmosfera diversa, dove i rumori del traffico lasciano spazio al fruscio della vegetazione.
La strada verso Moggio Udinese si snoda accanto al fiume, tranquilla e verdissima. Una breve deviazione porta all’antica Abbazia di Moggio e al suggestivo Ponte di Pietra: entrambi meritano la sosta, soprattutto nelle prime ore del giorno, quando il silenzio domina ancora.
Superato Moggio, la pista si fa più scenografica, sempre sul sedime della vecchia ferrovia. Si pedala costeggiando il fiume Fella, tra viadotti e brevi gallerie. Una fontana di pietra, segnalata sulla traccia, offre acqua fresca e limpida: una manna per le borracce. Tavoli da picnic in legno appaiono a intervalli regolari, invitando a una pausa senza fretta.
A Chiusaforte, l’ex stazione è stata trasformata in caffetteria e bike point: un vero angolo cicloturistico, dove ci si può rifocillare con un caffè o un panino, osservando le mappe storiche del tracciato ferroviario. Il tempo sembra rallentare mentre ci si siede al sole, e si riflette sul fatto che queste stazioni un tempo servivano un mondo molto diverso, ora diventato tracciato ciclabile.
Dopo Chiusaforte inizia la cosiddetta “zona tunnel”, una sequenza di gallerie perfettamente pedalabili, ma comunque da affrontare con luci e abbigliamento riflettente. Il fresco all’interno delle gallerie contrasta piacevolmente con l’aria esterna. Usciti da queste, la ciclovia prosegue regolare, attraversando Dogna e puntando dritta verso Pontebba.
Arrivati in paese, si avverte il primo lieve senso di fatica, che viene compensato da un gelato o da una bibita fresca in centro. Pontebba è anche un buon punto d’appoggio logistico: chi è stanco può prendere qui il treno di ritorno, ma la giornata merita di essere completata.
Riprendendo la pedalata, si prosegue verso Malborghetto e Ugovizza, attraversando un paesaggio montano sempre più aperto. Sulla sinistra, poco sopra la ciclabile, il Fort Hensel testimonia ancora la presenza austro-ungarica in queste valli. Merita una deviazione rapida, soprattutto per chi ama la storia e l’architettura militare. Più avanti, le aree sosta Alpe Adria con panchine e tavoli si alternano a spazi panoramici con viste sulle Alpi Giulie.
🪑 Aree di sosta Ciclovia Alpe Adria – da Carnia a Fusine
Km | Località / Punto | Descrizione | Servizi |
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~6 | Tra Resiutta e Chiusaforte | Radura con tavoli e panchine in legno, ombra naturale | Picnic |
~7 | Fontana di pietra | Acqua di sorgente, panchine bordo pista | Acqua, sosta breve |
~9 | Lungo la Fella | Spiazzi tranquilli con vista sul fiume, panchine | Pausa relax |
~16 | Ex Stazione Chiusaforte | Bar/bike point con tavoli, riparo e info | Bar, servizi, copertura |
~22 | Verso Dogna | Uscita tunnel, slarghi con bacheche e panchine | Foto, ombra |
~28 | Dogna | Panchine e tavoli segnalati, fontanelle in paese | Sosta, acqua |
~36 | Dopo Pontebba | Aree curate, mappa, rastrelliere | Picnic, info |
~44 | Malborghetto | Aree sosta su ex ferrovia, vicino Fort Hensel | Tavoli, panchine, deviazione storica |
~48 | Vista su Malborghetto | Belvedere panoramico con panchine | Foto, sosta |
~50 | Valbruna – Camporosso | Aree ben segnalate, tavoli con tettoie | Pranzo al sacco, famiglie |
~53 | Punto più alto ciclovia | Spazio panoramico con cartello | Foto, riposo |
~54 | Contatore ciclisti | Panchine, possibile fontanella | Pausa breve |
~56 | Monumento Aviatori | Panchine, pannelli storici, vista aperta | Sosta, lettura |
~58 | Tarvisio – punto panoramico | Tavoli e panchine, vista sulle Alpi Giulie | Belvedere, pausa lunga |
~62 | Verso Fusine | Panchine singole lungo ex ferrovia | Soste rapide |
~64 | Ponte Rio Bianco | Panchine e vista sul torrente | Relax, acqua |
~66 | Col del Lago | Spiazzo con tavoli, usato anche da escursionisti | Ultima pausa prima dei laghi |
Fusine | Laghi di Fusine | Tanti tavoli tra i boschi, perfetti per il relax | Picnic, panorami, ombra |
A Valbruna la ciclabile prosegue verso Camporosso, dove si raggiunge il punto più alto della tratta. Qui si può ammirare il Monumento agli Aviatori della Val Canale e, poco dopo, lo spunto per una digressione verticale: la cabinovia che sale al Monte Lussari, per chi ha ancora energie o voglia di panorami. Ma il nostro obiettivo resta un altro.
Attraversata Tarvisio, si entra in una nuova sezione ciclabile che punta dritta verso la Valromana e i Laghi di Fusine. Il fondo è ancora buono, spesso asfaltato, talvolta compatto in ghiaia. Si costeggia il Rio Bianco e ci si immerge in un ambiente sempre più selvaggio e profumato di resina. I prati si aprono in ampi alpeggi, mentre le cime rocciose iniziano a dominare l’orizzonte.
L’ultimo tratto, una salita su strada secondaria, è breve ma intenso. Le gambe si fanno sentire e il respiro si fa profondo. L’altitudine cresce rapidamente, ma con essa anche la soddisfazione.

Poi si arriva.
Il Lago di Fusine Inferiore, turchese e incastonato sotto le pareti del Mangart, appare come una ricompensa. Pochi minuti più avanti, anche il Lago Superiore si svela. Entrambi sono luoghi perfetti per una pausa lunga, una passeggiata a piedi, un picnic o semplicemente per contemplare. Qui il tempo si ferma davvero.
Chi ha ancora energie può fare il giro a piedi intorno ai laghi, facile e ben segnalato. Chi invece pensa al ritorno, non ha che da scendere lungo la stessa strada. La discesa verso Tarvisio è rapida, fresca e rigenerante.
Il treno da Tarvisio Boscoverde rappresenta la soluzione perfetta per tornare a casa senza fretta. Le biciclette salgono senza problemi, e i panorami dal finestrino, ora visti da seduti, completano un cerchio iniziato all’alba.
Una giornata piena, ma possibile
Questo viaggio da Carnia ai Laghi di Fusine passando per Tarvisio è un perfetto esempio di cicloturismo su lunga distanza, ma ben distribuito nel tempo e nello sforzo. Si attraversano stazioni riconvertite, tratti ferroviari abbandonati, vallate glaciali, boschi alpini, e si arriva fino a uno dei laghi più iconici del Friuli Venezia Giulia.
Partenza | Arrivo | Treno | Durata | Note |
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14:52 – Tarvisio Boscoverde | 16:12 – Carnia | Regionale 6013 | 1h 20′ | Trasporto bici disponibile |
17:52 – Tarvisio Boscoverde | 19:12 – Carnia | Regionale 6015 | 1h 20′ | Trasporto bici disponibile |
19:52 – Tarvisio Boscoverde | 21:12 – Carnia | Regionale 6017 | 1h 20′ | Ultima corsa serale |
Info utili
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Linea: Udine – Tarvisio
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Biciclette ammesse: su tutti i treni Regionali indicati, con supplemento bici (circa 3,50 €) o con Carta Tutto Treno FVG se disponibile.
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Acquisto biglietti: tramite Trenitalia o in stazione.
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Stazioni utili intermedie: Pontebba, Ugovizza-Valbruna (in caso di accorciamento del viaggio).
È un percorso pensato per chi vuole vivere la montagna da dentro, senza fretta ma con intenzione. Per chi cerca un equilibrio tra fatica e bellezza, tra pedalata e pausa, tra ritmo e silenzio.
In una sola giornata, si può raccogliere una memoria ciclistica che durerà molto di più.